La cataratta è la più comune patologia oculare, poiché altro non è che una condizione di senescenza del cristallino che caratterizza tutte le persone in età più o meno avanzata. È caratterizzata dalla sclerosi del cristallino che perde pertanto dapprima le sue proprietà di accomodazione (processo che inizia a 40 anni con la presbiopia) e quindi la trasparenza della lente, che risulta con il trascorrere del tempo sempre più opaca fino ad invalidare totalmente la vista.

Ad oggi nel mondo sono circa 20 milioni le persone cieche per cataratta. Per quanto riguarda l'Europa, la cataratta è responsabile per la cecità di circa il 5% della popolazione e la metà della popolazione sopra i 70 anni ne è affetta, nonostante possa in alcuni casi insorgere anche molto prima. Con una certa approssimazione possiamo affermare che, ad età variabile, tutte le persone andranno incontro alla cataratta, proprio come ai capelli bianchi. Non per niente la cataratta è l’intervento chirurgico più praticato in Italia, con circa 550.000 procedure l’anno.

L'opacizzazione del cristallino provoca una perdita della messa a fuoco e della qualità visiva

L'età di insorgenza della cataratta è estremamente variabile da individuo ad individuo e può andare da estremi di 45 anni sino a 90 anni, tuttavia l'età media dei pazienti sottoposti ad intervento di cataratta è di 70 anni, anche se con le moderne tecnologie chirurgiche l'età si sta sempre più abbassando proprio per la minore invasività e per l'eccellente recupero visivo ottenuti.

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Che cos'è la cataratta?

Quando operare

La diagnosi della cataratta è essenzialmente clinica, e avviene mediante normale visita oculistica. Solitamente il paziente lamenta una progressiva riduzione della sua qualità e capacità visiva, accompagnata da eventuali fastidi alla luce o alla lettura.
Il momento più adatto per intervenire viene deciso dal medico insieme al paziente, di norma è bene intervenire nel momento in cui la cataratta invalida la vista del paziente, ma prima che arrivi a un punto tale da rendere particolarmente complesso l’intervento.
Apparecchiature computerizzate laser procedono al perfetto calcolo del cristallino artificiale da impiantare nell’occhio in sostituzione di quello opacizzato che deve essere rimosso.

L'intervento di cataratta

Attualmente la chirurgia dell’intervento di cataratta è di elevatissima tecnologia e si avvale di ultrasuoni ai quali si può aggiungere il laser per alcuni passaggi chiave. Se in passato erano richiesti anche alcuni giorni di ricovero, oggi tutto si svolge in regime ambulatoriale: l’intervento di norma dura intorno ai 15-20 minuti ed il paziente può tornare a casa già nel giro di un’ora e senza bender sugli occhi.

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I vantaggi nel laser della cataratta

Come avviene l'intervento

Il paziente viene sottoposto alla disinfezione dell’occhio e della regione perioculare e può quindi entrare in sala operatoria. L’anestesia è di tipo topico: vengono utilizzate apposite gocce di collirio anestetico. I passaggi chiave dell'operazione vengono svolti dal laser, ovvero: l'apertura della capsula anteriore, la frammentazione del cristallino in piccoli pezzi e le incisioni necessarie. Il cristallino catarattoso viene quindi aspirato e al suo posto viene posizionata la lente intraoculare (detta IOL, ossia IntraOcular Lens). Una volta uscito dalla sala operatoria, il paziente viene ricontrollato dal medico e dimesso con terapia domiciliare in collirio per circa 2-3 settimane.

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L'intervento di Cataratta Mediante Laser a Femtosecondi

Dopo l'intervento

Se l’occhio del paziente è sano e la retina non presenta maculopatie o altre degenerazioni, il recupero visivo è molto rapido (generalmente 1-2 giorni) e spesso consente anche il raggiungimento dei dieci decimi di acuità visiva.
Questo recupero visivo è permanente perché il cristallino artificiale che viene impiantato non è soggetto a deterioramento o ulteriori opacizzazioni. L’unica eventuale evenienza riscontrabile negli anni successivi è la cataratta secondaria, che consiste nell’opacizzazione di una piccola membrana che sostiene il cristallino artificiale impiantato nell’occhio. Sarà sufficiente un trattamento laser ambulatoriale ed indolore, della durata di pochi secondi, per ripristinare una totale e definitiva trasparenza.