L'occhio, come tutti gli organi del nostro corpo, ha bisogno di apporto sanguigno per la propria funzionalità. La retina, in particolare, è il tessuto del nostro corpo con il più alto fabbisogno di apporto sanguigno per il continuo e precisissimo fenomeno di trasduzione della luce da parte dei fotorecettori retinici. Proprio per questo motivo è dotata di una doppia vascolarizzazione: quella derivante dall'arteria centrale retinica e quella coroideale.

Occlusione della vena centrale retinica

Può tuttavia accadere, prevalentemente per fenomeni circolatori sistemici extra-oculari, che si occluda un vaso retinico venoso o arterioso con drammatiche conseguenze sull'acuità visiva che si manifestano con improvvise amputazioni totali o parziali del campo visivo del paziente. È in questi casi di fondamentale importanza la tempestività diagnostica e terapeutica per impedire che insorgano fenomeni di ischemia o necrosi dalla prognosi infausta.

Esistono oggigiorno terapie con farmaci di nuova generazione a base di anticorpi monoclonali e/o steroidi con nanotecnologie a lento rilascio che risultano molto efficaci nella cura delle occlusioni vascolari retiniche, coadiuvate eventualmente da laser trattamento. Ad esse deve inoltre essere abbinato un congruo inquadramento circolatorio sistemico del paziente al fine di scongiurare altri fenomeni vascolari a carico dell'occhio come di qualsiasi altro organo, cervello incluso.