Il diabete mellito, nelle sue varie forme, colpisce il 2-5% della popolazione europea. In particolare, il diabete mellito tipo 1, caratterizzato dalla assenza o comunque dalla marcata riduzione della secrezione insulinica endogena, rappresenta circa il 10% dei casi di diabete, mentre il diabete tipo 2, caratterizzato da una variabile associazione di ridotta secrezione pancreatica dell'ormone e resistenza periferica all'azione dell'insulina, rappresenta circa il 90% di tutti i casi di diabete.
La retinopatia si colloca al primo posto tra le complicanze del diabete e la sua prevalenza e severità sono strettamente correlate alla durata della malattia ed al grado del controllo metabolico. In epoca pre-laser, dopo 40 anni di diabete mellito tipo 1, il 16% dei pazienti aveva un visus inferiore a 1/10 e un altro 14% necessitava della lente di ingrandimento per leggere il giornale. Almeno il 30-50% dei pazienti affetti da diabete mellito risulta affetto da un qualche grado di retinopatia diabetica che, a sua volta, è ad alto rischio nel 10% dei casi. In Italia risulta che la retinopatia sia la seconda causa di cecità nella popolazione generale, preceduta dalla cataratta e seguita dalla miopia, e se l'analisi viene limitata all'intervallo di età 20-70 anni la retinopatia rappresenta la prima causa di cecità.