A differenza di quasi tutti gli altri organi che non possono essere raggiunti dall'esterno, gli occhi hanno il vantaggio di potere essere raggiunti direttamente: ciò comporta una somministrazione molto localizzata e mirata dei principi terapeutici e a concentrazioni non altrimenti ottenibili per via sistemica, grazie ai colliri.
Il collirio, diversamente da quanto molti pensano, non è un farmaco in particolare (magari per "sbiancare" l'occhio), bensì solamente il nome generico di una qualsiasi soluzione, sterile e di adeguato pH, da somministrare per via topica sulla superficie oculare. Esistono centinaia e centinaia di diversi colliri, antibiotici, cortisonici, anti-infiammatori, lacrime artificiali, antiglaucomatosi: ognuno di questi è caratterizzato da uno specifico principio attivo, eventualmente associato ad eccipienti ed a conservanti (solitamente il benzalconio cloruro).
I colliri possono essere confezionati in flaconcini multidose oppure in pipette monouso di tipo usa e getta. Queste ultime sono di norma preferibili rispetto ai classici flaconcini multidose poiché non contengono il conservante, che è spesso causa di alterazioni congiuntivali e responsabile di eventuali reazioni allergiche. Esistono anche particolari collirii multidose con sistema di preservazione del contenuto grazie a meccanismi di pompa che consentono di non contaminare il liquido contenuto anche senza l'impiego di conservanti.